giovedì 7 luglio 2022

Michele Caccamo - La muffa e le castagne


 Michele Caccamo, La muffa e le castagne. Biografia di Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, detta Madre Teresa di Calcutta, Elliot, 2022

Che cosa c’è in una vita oltre la semplice biografia? Quale mistero nascosto raggiunge il nostro stesso mistero, lo fa vibrare, o addirittura lo scuote, lo ferisce, lo squarcia come un vento impetuoso? 

La muffa e le castagne di Michele Caccamo è un’opera che si pone in una dimensione che cerca, nella parola, la vita oltre la parola stessa, un altro fiato, un respiro che attraversa il tempo fino a diventare nostro. Perché la storia, come ogni storia,  è sempre qualcos’altro, è una verità sfuggente, che però chiama, ci interpella, ci reclama, ed è qui, invisibile. Come l’anima di Madre Teresa nelle pagine di questo libro più vero di ogni biografia ufficiale e dettagliata. 

Michele Caccamo ci sorprende e ci attanaglia con la sua prosa poetica immaginifica e concreta al tempo stesso, capace di farci vivere l’infanzia, la vocazione, le fatiche, i tormenti, le lotte interiori di Madre Teresa, non al passato, ma ancora presenti, come fuochi accesi nella notte del mondo, pronti a divampare, a fare terra bruciata di noi, delle nostre certezze e magari a illuminare una via, un cammino. 

L’anima di Madre Teresa è stata lacerata, è stata trafitta dalla povertà, ha avuto momenti di estrema solitudine, ha tremato nel vuoto del mondo, ha gridato e pregato, ma non è mai morta. Ha dovuto lottare contro l’indifferenza, l’ipocrisia, la ferocia dei benpensanti e gli abbagli dei falsi idoli come un’altra lebbra, peggiore di quella del corpo. Noi possiamo cogliere la sua sofferenza soprattutto nelle strazianti invocazioni che nel libro si alternano agli episodi narrati. Sono povertà che gridano. Sono intrecci di disperazione e di speranza, di abbandono e di attesa. Sono parole al silenzio e alla sua voce possibile. 

Com’è vicina e insieme lontana, Madre Teresa! La sentiamo prossima a noi per i suoi dubbi, i suoi smarrimenti, le sue cadute; più lontana, invece, per la sua tenacia, il suo coraggio, le sue scelte esemplari. Chi pensa che i santi siano privi di tribolazioni e di angosce, sbaglia. La loro è una luce che ha dovuto conoscere le tenebre, prima dell'obbedienza, come Gesù stesso nella sua agonia.

Dobbiamo ringraziare Michele Caccamo che ha incontrato Madre Teresa nella poesia per farcela poi incontrare negli Slum della nostra desolazione e nella carità che fa paura. 

La bellissima frase conclusiva del libro, dopo la sua morte, risuona in noi come una profetica verità: «Qualcuno diceva che avrebbero fatto fatica a seppellirla».

Mauro Germani