martedì 7 novembre 2023

Vocazione letteraria


Da anni aveva in mente di scrivere un romanzo, ma era continuamente disturbato da un altro che – chissà perché – interferiva con il primo, boicottandolo. In più c’era la sua vita. 
Nonostante tutto, non si diede per vinto e iniziò a scrivere. Pagine su pagine, che gli parevano sempre più sconclusionate e incomprensibili. Che fare? Interrompere la scrittura non gli era possibile perché posseduto da una forza invincibile. Forse – pensava –  avrebbe dovuto cercare un colpo di scena, qualcosa di inaspettato in grado di riscattare  tutta quella mole di carta che col tempo aveva accumulato senza risultato. 
Provò e riprovò. Innumerevoli furono i tentativi di attribuire un senso a quanto aveva prodotto. Nessuna idea gli sembrò valida. Nulla di davvero geniale gli balenò in mente. Un giorno, esausto e avvilito, decise di porre fine alla sua assurda impresa, dando alle fiamme tutto quel lavoro di anni. E mentre il fuoco divorava ogni parola fino alla cenere, comprese improvvisamente (e con gioia) che proprio quello era il finale necessario alla sua opera. Il suo capolavoro assoluto.