Un’unica
sinfonia dentro di noi, insieme ai fantasmi di luce del cinema. Una
composizione di note e di suoni, che entra nel mondo e poi si innalza per
divenire eterna. Un mito che chiama a sé altri miti. Un’avventura d’altro che sentiamo nostra, capace di accostarci agli estremi segreti dell’esistenza.
Concreta e angelica sempre, dagli schiocchi minacciosi di una frusta, ai
rintocchi fatali di una campana, alla creazione di suoni mai uditi, fino alle
sublimi voci femminili, che ci rapiscono improvvise come indicibili estasi.
Grazie
a Ennio Morricone. La sua musica mi ha accompagnato da quando ero bambino e
ancora la porterò con me.