sabato 29 novembre 2014

"La voce di Mantova" - Marco Molinari su "Margini della parola"



Sul quotidiano "La voce di Mantova" è uscita una bellissima recensione di Marco Molinari relativa al mio libro MARGINI DELLA PAROLA (La Vita Felice, 2014)
Ringrazio di cuore Marco per la sua attenta e generosa lettura.

"MARGINI DELLA PAROLA", UN LIBRO DI MAURO GERMANI, POETA, CRITICO, NARRATORE 

Ormai non è soltanto il libro il mezzo al quale i poeti affidano le loro imprese solitarie, le nuove tecnologie incalzano e non sono pochi quelli che utilizzano il web come corrente libera in cui poter immergere le proprie opere e dialogare con i lettori. L'apertura di un blog è uno di questi modi: così ha fatto Mauro Germani, poeta, critico, narratore, che vive a Bresso nell'hinterland milanese. L'ha chiamato "Margo", che era il titolo della rivista letteraria da lui fondata nel 1988. Sul suo blog Germani, oltre a offrire un saggio dei suoi libri, commenta e propone il suo sguardo competente e affilato su innumerevoli libri di autori contemporanei e grandi scrittori classici. Il libro che proponiamo "Margini della parola", edito da "La Vita Felice", raccoglie le note di lettura apparse su "Margo" dal 2009 al 2013, dal web si ritorna dunque alla carta stampata.
Leggendo in sequenza queste riflessioni acutissime, in ordine alfabetico dal cognome degli autori, emerge limpido un percorso di lettura, una visione del mondo quasi unitaria, pur nell'eterogeneità  degli scrittori affrontati, come si è detto classici stranieri come Artaud, Beckett, Celan, Céline, Camus; e italiani come Buzzati, Cattafi, Pascoli, Pasolini; e inoltre tanti poeti contemporanei legati però anche loro a un filo conduttore. La bussola che guida Germani è allora quella della crisi, dell'inquietudine, della mancanza di punti di riferimento dell'uomo novecentesco, E' quello il secolo dove l'incapacità di reggere il peso della società, dei costumi, delle convenienze, è deflagrata in letteratura in opere che hanno assunto su di sé il compito di rappresentare il mutismo, l'incapacità di raccontare in modo lineare la malattia e il disagio dello stare al mondo. 
Germani attraversa veloce questi cataclismi esistenziali filtrati in sublime letteratura, non dimenticando di apporre il proprio sigillo, con uno scavo impeccabile dal punto di vista culturale e sempre originale nei contenuti, mai scontati. Emerge perciò la traccia di un percorso interiore dell'uomo moderno, che si inerpica a volte per cime impervie, altre costeggiando lande paludose, ma con una mappa ben chiara in mente, come lui stesso ci illustra nella nota a uno scrittore contemporaneo: "Ben vengano libri anomali e scomodi come questo. Libri lu cui parole secche e taglienti penetrano dentro l'anima e la feriscono. Libri in fondo non appartenenti ad alcun genere specifico, che sfuggono a una classificazione, ma che - pur avendo nella scrittura il loro punto di forza - hanno lo scopo di interrogarci sul presente e, più in generale, sul nostro essere nel mondo". Anche questo libro, vera miniera di spunti di lettura, appartiene a questa categoria.
Marco Molinari
La Voce di Mantova, 28-11-2014, pagina 14.