Sono molto grato alla giuria del Premio "Tra Secchia e Panaro" che mi ha assegnato il primo premio per il mio libro Prima del sempre (puntoacapo, 2024). Riporto qui la motivazione a firma di Antonella Jacoli.
Tra i tanti volti dai
nomi dispersi, gli sguardi materni, i cortili segreti dell’infanzia livornese,
gli sradicati poveri di oggi e i morti che assaltano la vita e che sono con noi
(portatori, se non proprio di “luce ovunque” alla Cees Noteboom, almeno di un
cono fosforescente di pietà e perdono), Mauro Germani, con accurata misura
contemporanea e concentratissima sensibilità chimica e psichica, passa dalla
prosa poetica delle prime sillogi agli a capo atemporali del secondo millennio,
sempre e comunque “voce interrotta” che “scrive ciò che è segreto”. Si rivela
così un cavaliere del silenzio sospeso nel vuoto, salvato dal bilanciere della
propria arte fisica e metafisica, dalla parola che, filtrata in terra estrema,
rilancia domande. Nell’ultima fatica, “Prima
del sempre”, approda all’accoglienza piena della propria identità cristiana,
“la voce dentro la voce” alla quale ora, in splendida maturità, apre le
braccia.
Antonella
Jacoli