Il poema è l'esilio e il poeta, che gli appartiene, appartiene all'insoddisfazione dell'esilio, è sempre fuori di se stesso, fuori dal suo luogo natale, appartiene all'estraneità, al di fuori senza intimità e senza limite, a quel MARGINE che Holderlin definisce, nella sua follia, quando vi scorge lo spazio infinito del ritmo.
Maurice Blanchot - Lo spazio letterario
da Splinder, 11 ottobre 2009
Maurice Blanchot - Lo spazio letterario
da Splinder, 11 ottobre 2009